I metatarsi o ossa metatarsali formano un complesso anatomico del piede, formato da 5 ossa lunghe che si trovano tra le ossa tarsali e le falangi prossimali di ciascun dito.
Ogni singolo metatarso si distingue in 3 parti:
-Il corpo, che è la sua parte centrale.
-La base, ovvero l’estremità prossimale confinante e in articolazione con un osso del tarso.
-La testa, collegata e articolata con la falange di un dito del piede.
Per metatarsalgia si intende quindi un infiammazione da sovraccarico delle articolazioni metatarse falangee nella parte anteriore del piede. Un carico eccessivo può stressare una delle articolazioni e portare alla formazione di liquido infiammatorio (borsite) alle capsule articolari. Il secondo, terzo e quarto metatarso sono le articolazioni più esposte e l’infiammazione insorge con maggiore facilità quando le parti molli dell’avampiede si assottigliano esponendo l’articolazione al trauma d’impatto.
Nella sua fase iniziale la metatarsalgia può passare inosservata, il sovraccarico può manifestarsi con segni di ipercheratosi, un ispessimento della cute con delle callosità. Quando la situazione tende a peggiorare e vi è una borsite in sede periarticolare, è presente dolore che peggiora durante il cammino con il peso del corpo che grava sull’articolazione interessata e a volte si ha la sensazione del sassolino sotto il piede. In questo caso la calzatura con suola bassa in cuoio è mal sopportata, mentre il fastidio si attenua con suole in gomma di buon spessore. Le teste dei metatarsi formano un arco convesso rispetto al piano d’appoggio. E’ flessibile per attenuare l’impatto e adattarsi all’irregolarità del suolo, e concepiti per una giusta distribuzione di carichi e forze a livello dell’avampiede. Quando ciò non avviene in modo corretto, per motivi morfologici, per presenza di alluce valgo o per stress eccessivo, la struttura convessa dell’arco può andare verso una concavità creando appunto borsiti e infiammazioni piuttosto dolorose. Un esame clinico da parte dello specialista è sufficiente per inquadrare il problema, utile risulta un esame radiografico che mostra la disposizione anatomica del tratto metatarsale, e un’ecografia può rilevare l’entità di una borsite periarticolare. Molto importante risulta un esame podoscopico, podografico e baropodometrico (esami che possono essere eseguiti da un tecnico ortopedico), per visualizzare la distribuzione del carico sull’avampiede ed è molto utile per la progettazione e la costruzione di un plantare su misura atto a migliorare la distribuzione del carico. La realizzazione di un plantare adeguato può risultare il rimedio risolutivo e definitivo al problema. A tale scopo le moderne tecnologie, insieme a materiali tridensità e speciali ricoperture soft, garantiscono i migliori risultati. L’utilizzo di un’ortesi plantare risulta molto utile nell’ambito prevenzione e una corretta distribuzione del carico dell’avampiede significa preservare nel tempo strutture molto delicate. Il plantare, abbinato alla giusta calzatura, collabora all’ottimizzazione dell’appoggio, ed eventuali sostegni scarichi mirati danno sollievo a piedi molto dolenti. Sono costruiti in materiali sintetico termoformabile, da forma di gesso opportunamente corretta dopo rilevamento del grafico e misure del piede. Il tecnico ortopedico provvede all’applicazione dell’ortesi, istruisce all’uso e si occupa dell’assistenza post vendita con i controlli di routine.